mercoledì 29 maggio 2013

Un UFO non fa primavera.

Come avrete già sentito da una settimana a questa parte impazza in rete lo strano caso dell' UFO ripreso dalla Signora Ellen Henry mentre fotografava l' Edgemoor Barn, una struttura storica  (un fienile!) a Santee, in California.
L' avvistamento risale al 7 maggio e si è occupato della news addirittura l' Huffington Post.

La Sig.ra Henry è un membro della SHS, acronimo di Santee Historical Society (Società Storica di Santee).La signora NON ha notato nulla di strano durante lo scatto, e ha notato l' oggetto discoidale solo durante il controllo delle foto su PC.
La Signora, contattata da Insider è stata felice di fornire l' immagine originale per l' analisi e per cercare di capire che cosa ha fotografato. Un ottimo segnale di disponibilità, che mette contemporaneamente la Signora Ellen in buona fede.




Andiamo a vedere cosa può essere l' oggetto fotografato.
Innanzitutto, all' inizio del caso nelle foto degradate in rete avevo notato quella che sembrava essere una
piccola croce sulla facciata del fienile, e non aveva destato sospetti (misurava 3  X 5 pixel) in quanto anche in Alto Adige c'è l' abitudine diffusa di appendere sopra le porte delle stalle e dei fienili una croce, per protezione "mistica"...ma dopo aver ricevuto l' originale da Insider, non avevo nemmeno fatto in tempo ad aprire l' immagine che subito Insider stesso mi faceva notare come la "croce"....fosse una rondine in volo.
Il traguardo di chi insegna è questo. L' allievo deve sempre superarti.

E trovare rondini in campagna non è inusuale. In ogni caso, come al solito parto sempre senza preconcetti di nessun genere, per cui ho cominciato a misurare densitometricamente vari punti dell' immagine

Ho iniziato proprio dalla rondine, riconoscibile dal profilo di volo e dai colori della livrea, caratteristici. Ho misurato in diversi spot, ad esclusione della parte bianca del petto.


Abbiamo una lettura attorno alla media, (K 63%) normale per un volatile all' ombra dell' edificio, ma volevo un campione più reale della sagoma in volo della rondine, e quindi devo compensare il normale abbassamento dei toni della rondine in ombra. Ho semplicemente tarato il bianco tenendo come campione la facciata del fienile illuminata, al fine di ottenere una lettura della livrea della rondine simulando l' illuminazione solare.


Il risultato è sempre nella norma (K 31 %). Notare come nell' elaborazione dell' immagine io NON abbia sovresposto l' immagine, e che questa risulti perfettamente definita e senza perdita di risoluzione: nessun filtro alla CDC. La taratura del bianco (virtuale) è stata eseguita manualmente per evitare errori da parte del bilanciamento automatico. E quindi abbiamo un campione dei toni di grigio della rondine: il range come già detto spazia tra K 63% (in ombra, senza bilanciamento-compensazione) e K 31% (compensato).
Un valore medio del K 47%.
Teniamolo da parte tenendo conto della distanza della rondine dal fotografo rilevabile otticamente:
il range è di 18-22 metri.

Ho poi misurato i toni dell' immagine originale, il fienile dal tetto al camino (range K38-55%), la vegetazione in primo piano : i cespugli sulla sinistra  (range K48-68%), piano medio: alberi a destra  (range K30-50%) e gli alberi sul fondo del campo visivo  (range K19-40%). I diversi piani focali degli oggetti in questione coincidono con le misurazioni densitometriche.

Ora devo passare alla verifica dei dati densitometrici: prendo semplicemente una foto di una rondine (trovata e fornita come sempre dal mio Detective Digitale preferito: Insider) e ne misuro la densità come nelle altre fotografie.


Ora abbiamo a disposizione anche un campione "medio" di come dovrebbe apparire densitometricamente una rondine. Logico che se Insider avesse trovato altre foto, queste avrebbero dei valori differenti ma questa è la migliore candidata, ed è compatibile con l' illuminazione dell' oggetto (pieno sole, sfondo azzurro del cielo, livrea ben visibile). Oltre al valore K, notate come gli altri tre valori CMY siano estremamente vicini a quelli misurati sul corpo della rondine vicino al granaio. Abbiamo il nostro "campione" di livrea di rondine standard. In più abbiamo anche la conferma che le rondini a Santee sono presenti (un grazie a EoneNero del forum Ufoonline)

Ora passiamo all' oggetto.


Le misurazioni danno un valore K 46% ai toni medi dell' oggetto.
Abbiamo la conferma che è più vicino a noi della rondine che vola accanto al fienile.(K 31-63% range tra foto originale e con bilanciamento bianco). E anche gli altri dati CMY sono estremamente vicini ai campioni precedenti. Ma gli alieni potrebbero aver verniciato la loro astronave con gli stessi colori (sigh!) e devo verificare.
Possiamo notare anche un' altra cosa, la stessa identica lucidità dell' oggetto rispetto alla livrea della rondine, nella foto campione potete notare il riflesso del sole sulla stessa, in corrispondenza della piega dell' ala.
Ora comincio seriamente a pensare che l' oggetto non sia altro che una rondine, in quanto presenta anche un leggero effetto mosso (lo si nota a destra e a sinistra dell' oggetto) che indica la traiettoria di volo.
Nell' inquadratura della foto possiamo anche notare che solo le estremità  dell' oggetto sono scure, ed è attraversato da una linea nera, ad esclusione del centro, che presenta la stessa colorazione della parte superiore. La parte inferiore è decisamente molto più chiara.
Il che corrisponderebbe alla livrea della rondine.

Un altro punto a favore della rondine quindi, ed è quasi una conferma, ma per spiegare meglio la "lettura" della foto, ho preparato una comparazione per evidenziare inclinazione e direzione di volo rispetto al fotografo.


Cominciamo a capire...l' oggetto è sicuramente una rondine. Pensate al cerchio con freccia e linee rosse come ad un orologio, la freccia sta a ore 12. Il cerchio è inclinato come il volatile raffigurato nella stessa foto.
Rispetto alla rondine vicino al fienile che ci mostra il petto bianco e alla rondine "campione" al centro, la "nostra" rondine ci si mostra inclinata verso la sua sinistra di circa 15° e sta attraversando l' inquadratura ad una velocità angolare maggiore, per questo è risultata mossa. In pratica vediamo il suo lato "a ore 10". Per  questo risulta "discoidale".

Insider poi ha preparato un pratico schemino che riassume meglio il profilo di volo della rondine immortalato nella fotografia:

copyright Insider, per gentile concessione.
Ora è evidente. L' UFO non è più tale. Passa a IFO, ed è per l' appunto una rondine.
Ora tutte le analisi compiute e le verifiche ottiche convergono in un unico punto.
Una rondine.
E questo a meno che non preferiate un Falco Romulano in fase di disoccultamento.

Scotty, teletrasporto per uno, il caso è CHIUSO.











9 commenti:

Fabius ha detto...

Penso anch'io che sia una rondine, ma non mi convince molto la tua analisi. In particolare non capisco come hai compensato per simulare l'illuminazione solare. Inoltre vorrei sapere che programma usi, come sono calcolati i valori CMYK e come li usi per fare le tue deduzioni. Forse hai già spiegato tutto in passato. Se è così mi scuso e ti chiedo di indicarmi il post per favore.

Skure ha detto...

la "compensazione" è stata effettuata portando i valori del bianco della facciata vicino ai valori della facciata illuminata.

Ho utilizzato PhotoShop.

I valori CMYK sono semplici misurazioni a spot, e in ogni caso a noi interessa solo il nero (K).

CMY sono utilizzati (solo in questa indagine) per rapportare il colore della livrea della rondine all' oggetto.

Fabius ha detto...

La compensazione l'avevi spiegata anche nel post. Scusa, mi era sfuggita.
Puoi dirmi qual'è lo spazio di lavoro CMYK impostato nelle Impostazioni colore di Photoshop?

Skure ha detto...

ho lavorato nello spazio colore dello scatto,(Adobe RGB) ed ho eseguito le misurazioni CMYK senza modificare lo scatto originale.(in parole povere, niente conversione in CMYK all' apertura file) questo per mantenere la gamma e lo spazio colore della foto (se converti in CMYK perdi il 15-20%).

In ogni caso la misurazione densitometrica in questo caso era un "surplus".

Già dalla misurazione della sfocatura e del mosso si evince che l' oggetto-rondine è MOLTO più vicino della rondine vicino al fienile.

La misurazione dei toni è stata eseguita come comparazione per capire se eravamo davanti ad una rondine o ad un altro volatile.

Fabius ha detto...

Sì ok, ma la mia domanda era un'altra.
Forse mi troverai pignolo (e rompipalle ;)), ma mi piace capire a fondo le cose. Mi incuriosiscono le tue misurazioni densitometriche, indipendentemente dal caso in questione.
Quando fai una misurazione spot (presumo col "contagocce"), Photoshop converte i valori RGB di quel pixel (o la media di più pixel) in CMYK utilizzando uno dei tanti profili colore, chiamati "spazi di lavoro" in Photoshop. Se hai lasciato le impostazioni di default, il profilo CMYK dovrebbe essere Coated FOGRA27 (ISO 12647-2:2004) (era questo che ti chiedevo).
Quindi mi sorge una domanda: cosa c'entra l'occlusione atmosferica con il valore K che, secondo quel profilo CMYK, rappresenta la quantità di inchiostro nero per una stampa offset halftone su carta patinata? Voglio dire, sembrano due cose molto diverse fra loro!
Sicuramente da fototecnico saprai darmi una risposta esauriente, e scendi pure nei tecnicismi se ti va. :)

Skure ha detto...

il valore K in questo caso non "rappresenta" la quantità d' inchiostro.

Stiamo misurando i toni dei grigi e del nero su un file digitale a monitor, non stiamo misurando una stampa su carta patinata utilizzando un densitometro ottico.

E' una cosa molto diversa.

Anche perché poi in stampa quel valore sarà diverso (dipende dalla carta, dalla stampante utilizzata, dalla qualità dell' inchiostro\cera, oppure dalla qualità della testina termica.

La realtà da "manuale" è differente dalla pratica.

Se fai stampare quel file da 4 stampanti differenti, avrai 4 stampe totalmente diverse. E questo senza cambiare profilatura.

Non sto nemmeno qua a parlare di stampa in quadricromia, esacromia etc. In quanto NON stiamo misurando una stampa, come già specificato.

Per questo faccio la lettura a spot, serve a capire che quantità di nero (o di tonalità di grigi, se preferisci) c'è nel punto che sto misurando.

Per questo misuro il "K" della formula CMYK. Sul file.

E questo serve (e funziona....) per rilevare anche piccole differenze dei toni di grigio sui soggetti fotografati.

Meno nero c'è, più distante è l' oggetto. (ma bisogna valutare anche se il colore dell' oggetto può interferire con la misurazione: è logico che un oggetto "chiaro" dia delle misurazioni diverse da uno "scuro".
E per questo bisogna trovare nella foto dei punti di riferimento standard.

Il sistema è semplice, facile, veloce e non scade in tecnicismi inutili ai fini della comprensione della maggior parte dei lettori.

Difatti potrei mostrare grafici dei livelli, oppure una curva colore misurata sul corpo della rondine, oppure misurare in RGB, e poi ricalcolarmi la quantità di grigio in tutti e tre i valori...ma sarebbe assurdo: a me piace semplificare e rendere capibile tutto, senza tanti arzigogoli. un valore numerico unico è immediatamente comprensibile.

E ci sarà uno scarto di errore +/- del 5-10% rispetto ad una misurazione RGB (per via della minore ampiezza dello spettro colori sulla formula CMYK).
Ma compenso...e qui entra in gioco l' esperienza sul campo.

Ora...puoi fare anche tu delle prove. Ti accorgerai come il sistema funzioni, e molto bene.

Prova ad esempio a misurare un panorama di montagna, con visuale molto ampia.

Ciao e grazie per le domande, spero di essere stato esaustivo.

Fabius ha detto...

Ti ringrazio per la spiegazione. Quindi usi il K semplicemente perchè "meno nero c'è, più vicino è l'oggetto" e hai provato empiricamente che funziona, non perchè ci sia alla base una qualche teoria fotometrica. Ci può stare, l'importante è che funziona!
Quando avrò un po' di tempo farò le mie prove e ti farò sapere. :)

Fabius ha detto...

*Meno nero c'è, più DISTANTE è l'oggetto.

Skure ha detto...

no,

Scusami Fabius, ma questo l' hai detto tu.

La misurazione NON è "empirica".

E C'E' dietro una teoria fotometrica. E anche una realtà fotometrica. E viene effettuata con strumentazione, non con un "a me sembra sia così".

Quindi perdonami, ma ti pregherei di non tirare conclusioni, per poi attribuirmele...

La realtà è che il "nero" (K) nelle fotografie si riduce con l' aumentare della distanza del soggetto dal fotografo, e\o dal valore di occlusione atmosferica presente nell' ambiente al momento dello scatto.

Quindi, cortesemente, non mettermi in bocca parole che non ho detto.

Le mie analisi non sono "così perché mi va", o come hai detto tu, empiriche.

E' fotometria. O meglio densitometria applicata alla fotometria.

E' poi naturale che bisogna compensare da soggetto a soggetto, e il metodo è stato affinato in 25 anni di analisi., e va utilizzato in stretta accoppiata con fattore sfocatura e misurazione del mosso in relazione ai tempi e diaframmi utilizzati.

Non è così semplice come te l' ho dipinto....e te l' ho dipinto così, volutamente.

Non crederai che lo stregone dia così facilmente agli apprendisti la bacchetta magica in mano, no?

:)