martedì 7 maggio 2013

La termografia che non c'è. (ma la fuffa non manca mai)

Aggiornato in fondo dopo la pubblicazione iniziale!

riproduzione della foto originale pubblicata sul profilo FB del "testimone".
L' immagine è degradata ai fini educativi e per utilizzo senza scopo di lucro,
secondo la Convenzione di Berna, art.10


Da un paio di giorni rieccheggia tra le news l' avvistamento di un UFO e relativa foto "termografica".

Ho dato un' occhiata, e sono rimasto profondamente deluso dalla quantità di boiate scritte un qua e là.
Questo perché l' autore della foto ha pensato bene di mascherarsi da esperto e di proporre alle redazioni dei giornali le sue "analisi termografiche" , che naturalmente le sopracitate redazioni si sono bevute bellamente senza nemmeno porsi il problema di un controllo o di una verifica.

Spero per il "testimone" (lo chiamo così anche se visivamente non ha avvistato nulla) che tutto questo sia una burla sfuggita di mano, perché è già sulla buona strada del fuffaro DOC: ovvero spararle più grosse che si può per sperare di falsificare un avvistamento IFO e tramutarlo in uno UFO, probabilmente a fini di monetizzazione. Temo non lo sapremo mai.

Ma come al solito (lo sapete) chi sbanfa sulla fotografia (e questa volta, sulle termografie) non la passa liscia: non con me, e non con i miei Fidi Consulenti, i "Dogs of War dell' Ufologia" al mio fianco.
Esperti veri, non farlocchi come gli analisti prezzolati e incompetenti di nostra conoscenza.

Sentiamo la dichiarazione:
“Ho utilizzato una macchina termografica – spiega (nome cancellato per privacy) al Mattino di Padova – perché volevo compiere alcune rilevazioni termiche sulla natura degli Euganei. Non ero assolutamente partito con l’intento di fotografare qualcosa del genere. Andando a sviluppare la fotografia, dunque solo in un secondo momento, mi sono accorto di una macchia nera. Ho quindi scansionato l’immagine agli infrarossi- Per questo escludo che fosse una nuvola o una nube di fumo. Posseggo anche una foto appena precedente e una successiva e quella macchia non si vede. L’oggetto che è comparso era di metallo"(da Il Mattino di Padova, riproduzione a soli fini di citazione) 
Lo dico in due parole: immonde vaccate.
Anche dopo aver visto la foto "scansionata all' infrarosso".
Eccola....sigh.

Prego? Termografia? No capire.
L' immagine è degradata ai fini educativi e per utilizzo senza scopo di lucro,
secondo la Convenzione di Berna, art.10


E vi spiego il perché in una manciata di punti basilari:


A- Lo scatto NON è eseguito con una termocamera IR nè con fotocamera a infrarossi. 
B- non si può "sviluppare una foto" da una fotocamera digitale. 
C- il testimone chiaramente sta mentendo utilizzando linguaggio pseudoscientifico e competenze fantasiose
D- gli scatti fotografici IR NON sono a colori: sono all' infrarosso e pressochè monocromatici 
E- gli scatti termografici NON sono scatti fotografici e hanno risoluzioni differenti da quelli della foto

F- non si può capire la struttura (metallica o meno) dell' oggetto da una termografia
G- non si può "scansionare" una foto scattata con una fotocamera tradizionale, e magicamente trasformarla in un immagine "termografica".

Questi punti mi sono stati confermati da uno dei "Dogs of War" della ricerca sul campo: Claudio Termografia

che ho contattato per avere una consulenza, la mia semplice domanda è stata:

"secondo te questo scatto proviene da una fotocamera tradizionale, da una termocamera, ed è possibile avere letture termiche da uno scatto fotografico standard?"

E naturalmente l' ho chiesto NON perché non lo sappia già, ma semplicemente perché Claudio ha MOLTA più competenza ed esperienza di me sull' argomento.

Ed ecco la risposta:

"Non capisco sinceramente cosa abbia fatto (il fotografo-testimone N.d.P.), posso dirti che le foto ad infrarosso possono essere "sviluppate" solo se usi pellicola ad infrarossi e la foto è scattata nella banda spettrale dell' infrarosso vicino, ma la foto in questione è fatta con una fotocamera digitale...non infrarosso nè infrarosso termico.
La foto all' infrarosso non è pubblicata quindi non so che foto sia stata fatta.
Se ha usato una termocamera e la foto è stata fatta alla distanza a cui ha fatto la foto visibile i casi sono due:
o l'oggetto era caldo come il sole o ha una termocamera che fa invidia all' AirForce americana e questo è impossibile.
(per darti un idea, con la mia termocamera che costa la bellezza di 28 mila euro e ha una risoluzione di 640 X 480 con l'ottica standard a 24 ° non riesci a riprendere la scia termica che lascia un Boeing 747 a 3000 mt !!!)

L'emissività è un numero puro di compensazione per stimare la temperatura di un oggetto, e non ha senso pertanto quello che ha detto (il testimone N.d.P.): che fosse stato di legno o ferro, l'immagine ripresa dalla termocamera non cambierebbe, cambierebbe solo la temperatura, ma anche qui non si sviluppano fotografie termiche dato che sono solo digitali!

Per concludere non credo nemmeno che abbia usato una termocamera."

Possiamo quindi affermare che i rilievi termografici a distanza dei Colli Euganei sono praticamente impossibili
a meno di non possedere un' attrezzatura fantascientifica.
E che l' immagine spacciata come termografia dal testimone sia una mistificazione bella e buona.


Anch' io penso seriamente che il testimone NON abbia utilizzato una termocamera, ma che si sia limitato a pasticciare con PhotoShop cercando di dare enfasi alla sua sua foto spacciandola tramite un "principio d' autorità" dato dall' "analisi termografica" da lui citata.
ma non è così.

Facciamo un pò di chiarezza, questo è uno schema dello spettro della luce visibile rapportato alle altre lunghezze d' onda:


Come vedete al centro sta la luce visibile, a sinistra gli ultravioletti e le altre radiazioni come i raggiX e a destra gli infrarossi, seguiti dalle onde radio.


Questa è un' immagine FOTOGRAFICA scattata nella banda dell' infrarosso.
La fotocamera utilizzata per questo tipo di scatto può essere una fotocamera con il sensore (CCD) modificato smontando il filtro IR (e altre modifiche nel firmware della fotocamera) da una normale fotocamera commerciale.
La fotocamera DOPO la modifica registrerà la riflessione dei raggi infrarossi sulle superfici fotografate.

E quindi gli scatti che si produrranno sono simili a questo.



Come potete osservare, il fogliame degli alberi e l' erba appaiono bianchi, e non verdi, riflettono molti raggi infrarossi, provenienti in questo caso dal sole.
Potete notare che le ombre appaiono nere come nelle foto tradizionali a colori, non c'è nessuna riflessione di raggi infrarossi.
La luminosità delle superfici fotografate NON è in relazione alla loro temperatura, ma solamente alla riflessione degli infrarossi delle superfici stesse.

L' effetto è surreale, ed è pressochè monocromatico: i colori a cui siamo abituati sono compresi in altre lunghezze d' onda, quelle della luce visibile. 

Non è come la foto sottoposta alla redazione de Il Mattino di Padova dal testimone, quindi possiamo affermare con certezza che NON ha scattato la fotografia incriminata con una fotocamera modificata per la fotografia IR.


La prossima immagine invece è una termografia eseguita proprio da Claudio.
per il relativo spiegone dell' immagine vi rimando al blog di Claudio...l' emissività termica di una mucca!




MUUUU!
Dopo questo...possiamo anche escludere che la fotografia spacciata per "termografia" da testimone si palesemente un falso: il colore (azzurro) dell' oggetto non è pertinente nè compatibile con quelli di una vera termocamera.

E' quindi una "simulazione" di ripresa termica (nota bene: simulazione NON corrispondente alla reale temperatura delle superfici fotografate) tramite PhotoShop (o Gimp).

Basta agire sulle curve colore, oppure utilizzare la filtratura "posterizza", o anche agire sugli istogrammi, i livelli colore....e\o un altra ventina di metodi diversi per ottenere un' immagine di questo tipo che naturalmente NON è una termografia:




immagine copyright NIKONSCHOOL.IT
L' immagine è degradata ai fini educativi e per utilizzo senza scopo di lucro,
secondo la Convenzione di Berna, art.10
Insomma, ora sappiamo che l' immagine spacciata per "termografia" dal testimone NON lo è: è semplicemente una varianza degli spazi colore contenuti nel file fotografico e variati tramite software: mi sono preso il disturbo di duplicare l' effetto sulla fotografia originale, utilizzando semplicemente l' opzione "posterizza" senza tanti tecnicismi inutili (la semplicità è la chiave per molte porte....). 
Eccola:



Come vedete quello che ho ottenuto è pressochè simile alla foto spacciata per termografia dal testimone.

Siamo quindi di fronte ad un semplice caso di blurfo. 

Perché l' analisi densitometrica della foto senza filtrature indica che i toni dell' oggetto sono compatibili solo con un insetto passato a pochi centimetri (da 15 a 25 circa) dalla fotocamera, e immortalato con effetto mosso per via del tempo di scatto e la vicinanza dell' insetto stesso.
Ci ho messo circa 15 secondi per verificarlo. Ed erano anche troppi. Non avevo fretta.


Un altro caso CHIUSO.



PS:
Ringrazio Claudio Termografia per la consulenza

e Insider per la sua innata abilità d' investigazione in rete che lo contraddistingue.


AGGIORNAMENTO:
Ho ricevuto il file originale, che conferma il blurfo in questo caso un semplice insetto, dove sono visibili addirittura le ali sopra e sotto il corpo principale, caratteristica standard come il mosso.

Eccone una copia ritagliata del particolare. E senza nessun tipo di filtro alla CDC.




In più i dati exif confermano il tempo di posa relativamente lungo: in pratica quello che vediamo è il percorso compiuto dall' insetto in un 1/160 di secondo, tenendo presente l' ottica utilizzata (un 4.7mm) l' insetto era tra i 15 e i 30 cm di distanza dalla fotocamera, e la misurazione viene confermata anche dall' analisi dei toni dell' oggetto.
Per i più scafati ecco i dati completi.


Screen originale (C) Insider


In più bonus del modello della fotocamera...che non è una fotocamera termografica, ma più semplicemente una Casio EXilim Zs5. Una fotocamera standard.




CASO CHIUSO, eccome.

6 commenti:

Palin ha detto...

Post che ricorda e enfatizza, se ancora ce ne fosse il bisogno, che la teoria della montagna di merda è sempre attuale (e l'altezza diventa sempre più alta ogni volta che si introduce una nuova tecnologia)

Skure ha detto...

certo,
ma in più abbiamo l' indicazione che voler apparire fa sparare autoreferenziazioni assurde, nella speranza di gettare fumo negli occhi di chi investiga o analizza veramente.

I titoloni dei giornali o qualche apparizione in TV di certo non qualifica.

longa ha detto...

Complimenti per l'articolo è realizzato molto bene, oggi mentre controllavo i soliti impianti, vedendo in cielo il rumore di un aereo, ho rivolto la termocamera verso di lui, ma i puntini che ho ripreso erano solo dei gabbiani che volteggiavano

Skure ha detto...

grazie,
ma l' articolo è scritto molto bene perché ho dei consulenti come te e Insider ;)
comunque il testimone non ha più detto nulla segno evidente che la coscienza è un pochino sporca.....




longa ha detto...

Ho letto ora l'aggiornamento :-)

Skure ha detto...

Grazie Claudio, contattami via email quando puoi.....ti ho scritto due mail dal mio indirizzo privato.