giovedì 13 gennaio 2011

SO.H.O. & La Sindrome di Thor.

Nemmeno i satelliti nello spazio sono immuni all' effetto della Sindrome di Thor,

Naturalmente il satellite in questione non ne è affetto direttamente, ma lo sono certamente le migliaia di persone che giornalmente si controllano tutte le foto della sonda per trovarvi foto di UFO e poi accusare la NASA di "nascondere la verità" (e qui bisognerebbe chiedersi perchè allora la NASA le renda di pubblico dominio).

Solitamente il modus operandi di uno di questi soggetti affetti dalla S.d.T. è solitamente il seguente:


foto1


 1-si scartabella come un invasato, probabilmente per ore\giorni\settimane tutti i download delle foto e le animazioni ottenute dalla sonda, (i più scafati si preparano da sè le animazioni) poi quando un' "anomalia" viene trovata, non leggono assolutamente la spiegazione data dalla NASA, ma passano direttamente al punto 2.
(foto1 EIT 195 � scattata il 2001/01/18 alle 16:24 UT, archivio SOHO pubblico, immagine e tabella colori standard. Il cerchio evidenzia una "hit" dovuta ad un raggio cosmico direttamente sul sensore della sonda).




foto2

2- Apre un qualsiasi programma di foto ritocco: PS, Gimp, non importa ed effettua un ritaglione dell' immagine ai limiti dell' impossibile, il ritaglio qui mostrato nella foto 2 in originale misura 13x13 pixel circa.

Troppo pochi per mostrare veramente qualcosa di intelleggibile, ma il nostro paziente tipo non se ne cura, e naturalmente passa direttamente al punto 3.




foto 3
3- Utilizzando uno dei trilioni di metodi differenti a disposizione, ricampiona l' immagine, per fare un esempio l' immagine viene portata dagli originali 13x13 pixel a circa 1300x1300 o superiori. Quindi da ogni singolo pixel vengono generati per interpolazione matematica dei colori presenti nell' immagine un centinaio di pixel circa, per unire i colori di valori differenti con una sfumatura graduale. Il nostro amico ha un sussulto osservando la foto 3, guarda il poster "I WANT TO BELIEVE" che ha sulla parete, e si sente anche un pò come il tecnico fotografico di CSI: Las Vegas che ingrandisce la foto di una pupilla a dismisura (che misura più o meno il numero di pixel della foto 2) e trova il colpevole riflesso in essa dopo fantasiose elaborazioni . Ma non gli basta, e passa decisamente al punto 4.

4- Scopre per caso la tabella colori della foto e i fantastiliardi di metodi differenti per modificarla, ad esempio modificando semplicemente le curve colore, fino ad ottenerne un risultato più vicino possibile all' ultima immagine di UFO pescata dal serial televisivo o dalla rete, ed ecco la foto 4, il risultato finale: un' astronave a tutti gli effetti (per lui, naturalmente).
I fratelli cosmici sono arrivati e la NASA non ci dice nulla, il nostro eroe uploada la foto su un qualsiasi sito di image sharing e comincia a inviare messaggi in tutti i forum sull' argomento con titolo altisonanti come "ANOMALIA SOHO!" "La NASA nn ci dice nulla!!!!!11!!ONE" et similia.
Naturalmente poi il tam tam mediatico ha il sopravvento e si ha un circolo chiuso di autoreferenza, linkando tra di loro i vari articoli aberranti sull' argomento, riportati dai vari siti di "credenti" (F)ufologici.

Le "apparizioni" sono facilmente spiegabili e spiegate anche nel sito...della missione SOHO: se qualcuno volesse nascondere qualcosa, semplicemente NON pubblicherebbe le prove di quello che vuole nascondere, ed è facilmente verificabile.
Ci sono bollettini giornalieri, le sequenze fotografiche complete dei vari tipi di strumentazione a bordo (12 gruppi di sensori con compiti diversi), e tutti congrui tra loro.

In ogni caso, ecco una piccola panoramica delle "anomalie" più volte sbandierate come prove dell' esistenza di UFO attorno al sole e fotografate da SOHO:

PIANETI: ogni tanto capitano uno o più pianeti (e costellazioni) nel campo di ripresa, ecco come appaiono.

RAGGI COSMICI: come l' esempio che ho portato qui in questo articolo, ma ci sono state addirittura vere tempeste di raggi !

ARTEFATTI: dalla rielaborazione dei dati RAW originali vengono estrapolati dei .jpg o dei .gif (per le animazioni) che risentono della compressione di salvataggio al fine di renderle più leggere per il web, questi difetti (riscontrabili anche nelle vostre fotocamere) non sono invece riscontrabili sulle immagini originali, ben più definite di quelle messe a disposizione per la consultazione rapida in rete.

DETRITI: di varia natura, come frammenti del rivestimento esterno della sonda stessa, pulviscolo spaziale, tutte riportate nel catalogo apposito.

COMETE: anche qui, una pagina apposita riporta le immagini e le animazioni dando anche la possibilità di scaricare i files ad alta risoluzione.

Insomma, un pò dura mantenere un segreto, ma naturalmente per alcuni è più facile credere ad una pastrocchiata in Photoshop e a ipotesi fantasiose che a dei tecnici che tengono nota delle anomalie riscontrate dal 1999 ad oggi.
E le pubblicano giornalmente, promuovendo concorsi per trovare nelle immagini delle anomalie come questa: la scoperta della cometa n°2000 da parte di un semplicissimo studente polacco

Anche lui coinvolto nel "complotto rettiliano" NASA?



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2 commenti:

Divilinux ha detto...

Spiegazione esemplare, come sempre...

Skure ha detto...

grazie!

Per me è un vero piacere!