FAKE! 2012

Inserisco qui la documentazione fotografica e documentale che ha vinto il Concorso "FAKE!" del CICAP 2012 per chi non ha FaceBook...



Il testo della lettera dello studio legale che accompagnava le fotografie:

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Salve,
sono Gregor Paoli, ho 36 anni, vivo negli U.S.A. e le scrivo per precisa volontà testamentaria di mio nonno, Adolph J. Paoli, morto recentemente per dei problemi polmonari sviluppati durante il suo servizio militare ed evoluti recentemente in un cancro sclerotico.

Negli ultimi anni si era aggravato, non riusciva quasi più a parlare per via delle metastasi che gli ricoprivano l’ intero sistema polmonare, e decise di affidare ad uno studio legale le sue ultime volontà in forma scritta, che recentemente sono state lette di fronte a tutta la nostra famiglia: mia madre Jenny, mio padre Robert io e mio fratello Brad.
Prima della lettura l’ avvocato (o notaio?) fece portare nel suo studio una scatola delle dimensioni di una piccola valigetta e ci anticipò che le ultime volontà di mio nonno erano legate al contenuto della scatola, poi aprì la lettera sigillata

Quello che ascoltammo dopo ci gelò il sangue, il testamento comprendeva degli obblighi da rispettare per ottenere l’ intera eredità di mio nonno: erano quasi 800.000 dollari più gli interessi maturati in più di 35 anni , e in più erano comprese delle case, per la precisione 3, localizzate in varie parti degli USA,la cosa strana era che tutte le case e il conto dell’ eredità erano intestate a nomi di altre persone, l’ avvocato ci spiegò che utilizzare degli pseudonimi era perfettamente legale per garantire l’ anonimato del compratore, in questo caso proprio nostro nonno…dovevamo capire a quel punto che c’ era qualcosa di strano, e lasciare perdere, da subito, ma quei soldi erano tanti, troppi.

C’ erano come scrivevo, degli obblighi da rispettare per avere accesso all’ eredità:
Ma non solo, l’ avvocato ci disse che dovevamo svolgere un altro piccolo compito.
La scatola di cui scrivevo prima conteneva un grosso plico sigillato anch’ esso come le disposizioni testamentarie…non l’ avessimo mai aperto!
L’ avvocato se ne andò, disse per precisa volontà di mio nonno, precisando di chiamarlo quando avessimo rimesso nella scatola il plico. Lui NON doveva vedere quello che c’ era dentro.

Nel plico c’ erano diverse cose, un cartoncino con l’ indirizzo di una persona nell’ esercito USA e dietro stampato un codice alfanumerico, una busta con dentro 15 striscie di vecchia pellicola fotografica molto grandi (ho scoperto poi che sono dei “70mm”) del tipo diapositiva e infine una lettera d’ istruzioni, che aprimmo.

Siamo contenti che la verità sia uscita fuori. Forse non cambierà nulla ma almeno tutti sapranno quanto i governi possono mentire. Quanto possono piegare la volontà e farci credere quello che vogliono.

Le invio di seguito copia del testo originale.

In fede
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Qui sotto la lettera del "nonno fotografo".

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Los Angeles, 16 gennaio 2012
Carissimi,
lo so, è solo questione di tempo, vedo i vostri visi che mascherano la vostra tristezza quando venite a trovarmi e state per un po’ accanto a me, la stessa tristezza che è la mia.
Ho servito la patria nel migliore dei modi, ho ubbidito quando c’ era il bisogno di salvaguardare il paese, di difenderlo, e ho anche fatto cose spiacevoli, ho anche ucciso, e ora che sono oramai vecchio mi sono reso conto che una farsa può salvaguardare la difesa del paese, ma non può salvaguardarne l’ onore.
Specialmente il mio.
Nelle cose spiacevoli che ho citato prima, ho dimenticato il mentire, e la perdita del mio onore, che spero vorrete restituirmi, dopo la mia morte desidero essere sepolto nel cimitero militare di Tupanawee , e poi desidero che facciate sapere al paese quanto inutile sia vincere una guerra fredda con l’ inganno, perché l’ inganno può andare bene per vincere il nemico, ma non per ingannare il paese stesso.
Nel plico ci sono delle pellicole diapositive 70mm, sono esattamente 15 striscie da quattro fotogrammi l’ una, se le guardate contro una fonte luminosa noterete che in molte non cè altro che polvere e un cielo notturno, mentre in alcune noterete delle figure, non sforzate troppo gli occhi, la maggior parte sono fuori fuoco, è uno dei miei “servizi” che realizzai per l’ esercito, e purtroppo sbagliai nell’ utilizzo della macchina fotografica. Stavamo lavorando ad un grosso progetto. Nemmeno la mia cara Gladys seppe mai nulla di quello che facevamo veramente nel 1352ND MOTION PICTURE SQUADRON alla Lookout Mountain Air Force Station.
Guardate bene le foto, sono astronauti, e quelle sono foto che sono comunemente sono conosciute come foto lunari, ma le mie sono diverse, non notate nulla di strano?
Ci sono due astronauti in molte delle foto perché sono stato io a scattarle, e no, io non sono mai stato sulla Luna, esattamente come quei due, Armstrong e Aldrin, e nemmeno Collins, che comunque sia potuta andare non avrebbe mai messo piede su quel maledetto pezzo di roccia inutile.
So che adesso vi starete guadando tutti, increduli ma è la verità, non siamo stati sulla Luna.
Le diapositive che avete in mano le occultai io, e sono l’ unica prova reale di quello che state leggendo. Non rimuovetele dalle buste, e soprattutto se proprio qualcuno dovrà farlo, che usi dei guanti antistatici: non toccatele a mani nude, sono estremamente fragili dopo 40 anni.
Perché le occultai dopo lo sviluppo al laboratorio, con la complicità dello sviluppatore?
Semplicemente perché erano fuori fuoco leggermente e avevo inquadrato entrambi gli astronauti,
e quello poteva costarmi l’ assegnazione, pregai lo sviluppatore, che mi doveva un paio di favori di consegnarmi le striscie, dopo le avrei distrutte, e bruciai un rotolo di pellicola identica facendola sviluppare, manomettendo contemporaneamente la guarnizione a tenuta di luce della Hasselblad per incolpare l’ attrezzatura: quella l’ avrebbero riparata, io avrei mantenuto il posto.
E infatti fu così, mi andò bene, un paio di smorfie per l’ attrezzatura da riparare, ma nulla più, d’ altronde una piccola menzogna contenuta in una grande che male poteva fare?
Continuai a scattare, riconsegnare rotoli sviluppati, stavolta scattati secondo le specifiche coreografiche e fummo pronti a consegnare la menzogna al mondo, finalmente…anche perché quella polvere entrava dappertutto, proprio dappertutto, anche nei miei polmoni.
Gli astronauti “lunari” avevano la fortuna d’ indossare delle tute perfettamente funzionanti e condizionate, attaccate per alleggerirgli il lavoro a cavi di nylon sperimentale quasi invisibili, se non si puntava un faro a 20 pollici di distanza non li vedevi.
Loro non hanno il cancro, come me. E come i miei colleghi…siamo restati in tre.
Ora dovete fare sapere a tutti quello che è successo, oppure mettere via la lettera, non accettare le mie condizioni e non beccare un soldo, mi dispiace, ma questi obblighi sono per salvaguardare la vostra incolumità, il governo verrà a cercarvi, e voi dovete far sapere al mondo delle diapositive.
Nell’ allegato che vi è stato consegnato troverete una lista d’ indirizzi. Comprendono alcune associazioni ufologiche, un paio di professori universitari e dei centri di ricerca, ed altri.
Dovete fare una copia per ogni strip di diapositive e inviarla assieme alla copia della mia lettera ad ogni indirizzo lì segnato.

L’ avvocato si occuperà di tutto assieme a voi. Controllerà che tutto sia rispettato.

Ora sono sereno, perché so che dopo la mia morte nessuno potrà più minacciarvi perché quando tutti sapranno, sarà troppo tardi per mettervi a tacere.
Ora so che riposerò in pace, senza questo enorme peso sulla coscienza.

Che Dio ci perdoni tutti, e perdoni l’ orgoglio e la stupidità umana.
In Fede,
Vostro Adolph J.Paoli
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Di seguito le foto che costituiscono la "smoking gun" dell' intera storia.
Le foto provengono da un documentario girato per le sale IMAX, condotto da Tom Hanks, che narrano le imprese della NASA dell' ultimo mezzo secolo.

Io ho solo aggiunto i marker caratteristici del plateau delle Hasselblad utilizzate nelle missioni Lunari. (le crocette nere) E ho rimaneggiato gli screen presi dal filmato per minimizzare i pixel e far apparire le foto come sfocate.

Ho fornito alla giuria del concorso 1 stampa 20x20 su carta fotografica ad alogenuri d' argento per ogni file e la strip è stata riprodotta realmente con pellicola per duplicazione Kodak invertibile (diapositive).






Se le avessi spacciate ai siti fuffologici avrei fatto i milioni, sarei apparso in TV, interviste, fama e tutte altre cosettine inutili.

Ma io non spaccio fuffa. Le dò la caccia.

3 commenti:

Il Lupo della Luna ha detto...

Sei stato grande. Davvero! Però... però adesso ci sarà qualcuno che verrà fuori con "ECCO LO VEDETE? SI POSSONO FARE FOTO LUNARI FALSE!!!!!11!11!! SVEGLIA!!!111!!1!!!"

Anonimo ha detto...

Beh, complimenti, sia per le foto che per la storia, roba da ricavarci una sceneggiatura.

Grezzo ha detto...

Complimenti per la vittoria del concorso Fake!!!